mercoledì 27 agosto 2014

Desde Bolivia - Quota interiore

Etty  Hillesum   - Lettere 1941 / 1943 - L’orsa maggiore brilla altrettanto veritiera sopra un paesino sperduto che sopra una grande città nel cuore di uno stato, sembra che non manchi nulla all’universo.

*******……………  Dalla Joe = Quota interiore 

Sono le nove della sera e non fa eccessivamente freddo, alcuni gradi sopra lo zero, il cielo come sempre è spettacolare. Esco, prendo il cammino che va verso il cimitero , li' non ci sono luci artificiali, procedo per un po’, mi lascio trasportare dal ritmo dei passi in salita e i pensieri corrono liberi, poi mi fermo, “cammino con gli occhi”. Ora voglio guardare il cielo, perdermi nella bellezza della notte che tutto avvolge, accarezza, sembra coccolare la mia presenza,…E’ privilegio di pochi stare a fianco del vento, sotto un cielo che parla eppure mi sento un po’ nuda con me stessa, qui lontano da tutto, sento il  bisogno di ricercarmi e di ritrovarmi. Vento gelido, poco ossigeno, un silenzio assoluto, sembra di essere atterrati su di un altro pianeta. E’ difficile, così persa in un mare di stelle, pensare ad un altro pianeta.
Dicono che quando vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio. Penso che una persona che si ferma a guardare il cielo con l’intento di coglierne la bellezza, la profondità e il fascino di una notte stellata, sia una persona viva stimolata da desideri che la portano a essere curiosa desiderosa di novità, disposta ad accettare il diverso e i cambiamenti con tutta la gioia e gli sforzi che ciò comportano. Scoprire il mondo con tutte le sue bellezze, stranezze, meraviglie significa un po’ amarlo.
Testa alzata e sguardo oltre, sì guardare su ma con i piedi ben per terra. Non è così facile, io un po’ ci provo, ….forse avvantaggiata in questa parte di mondo dalla bellezza del cielo andino  che mi viene donato. Io mi fermo qui.…per ora….., non cerco oltre le vette… bello è perdersi e farsi cullare dalla notte. Chi veglia ed attende, ama . Joe

Francisco Coloane  Dal libro Capo Horn – durante il giorno abbiamo una sensazione più concreta del nostro esistere sulla terra…, ma di notte specie quando il cielo è terso e distinguiamo chiaramente gli astri, ci rendiamo conto di abitare soltanto su di un’isola perduta nello spazio e a quel punto la terra si perde nel nulla,…camminiamo con gli occhi fissi sulla via lattea e cuore, anima e mente volano nel cosmo ….

Kipling scrive in L’esploratore del 1898: Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Cerca al di là delle vette. Qualcosa è stato perso al di là delle vette. E’ stato perso e ti aspetta. Vai!



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sabato 23 agosto 2014

Desde Bolivia - Mani in pasta






Hno Toan e Hno Victor sono impegnati a Santa Cruz, quindi mi devo occupare dei ragazzi dell'internado.
E' mattino presto. Piove forte; a buon passo mi dirigo verso il collegio, tutto e' bagnato, umido... , scivolo sulla scala in legno che porta al locale studio, piede e gamba scivolano tra gli scalini di legno , male forte al ginocchio e alla tibia. Male forte da pianto. Resisto, cerco di capire come sfilare la gamba, soffro in silenzio, non chiedo aiuto e appena mi riprendo sollevo pantalone, fuso' e abbasso la calza di lana e aime' esce sangue, il colpo e' stato forte  e gli strati di vestiti non hanno sufficientemente protetto la gamba,... vai di acqua ghiacciata che qui non manca. Quando  non sai se gridare o piangere, trattengo il respiro, qualche lacrima, mi cola il naso.

Oggi ho l'incarico di preparare il pane. Ho affiancato Toan un paio di volte scrivendo le dosi e i vari passaggi, non mi resta che mettere le mani in pasta. Inizio a preparare la levadura, uso il prezioso termometro alimentare per misurare la temperatura dell'acqua, ok indica 38 gradi, bene ci siamo! e mentre cerco di riportare la temperatura del termometro a zero gradi con movimenti lanciati del braccio verso il basso cosi' come si usa fare con i termometri sanitari, aime' si sfila dalla plastica e cade rompendosi in mille pezzi, vetri e mercurio da tute le parti! Merda! Mi viene ancora da piangere! Entra in cucina p. Miguel e spiego cosa ho combinato, mi conforta dicendo che non sono questi i problemi della vita, si' , ma il prezioso termomero non c'e' piu',... come faremo a fare il pane e misurare la temperatura dell'acqua? Che disastro, oggi e' un giorno no , era meglio che rimanevo a letto coccolata dal rumore della pioggia.

Cerco nei vari taller p. Sera , non lo trovo. Mi accorgo che sto perdendo tempo, la levadura si sta indurendo, sono trascorsi piu' di  quindici minuti da quando l'ho preparata, devo assolutamente procedere.
Scaldo 15 litri di acqua, peso 10 kg di farina di trigo e 20 kg di farina 00, scendo a prendere il contenitore con la levadura,.. incrocio p. Sera, spiego il danno e lui mi risponde: " pazienza", come pazienza ripeto dentro di me!! Il termometro unico in Bolivia, puf,.. in mille pezzi!

Ok, andiamo avanti . Salgo nel locale del forno, la levadura e' densa , i 15 litri di acqua sono tiepidi, verso acqua e farina nell'impastatrice, aggiungo la levadura ormai pietrificata  la scollo dal recipiente con l'aiuto di un cucchiaio, a pezzi la butto nell'impastatrice e aziono la velocita' massima. Quale sara' il riusltato? Da subito dovrei ottenere una massa consistenza tipo cicca. Siamo lontani anni luce. Immobile mi perdo a guardare girare l'impastatrice e prego in silenzio affinche' il tutto non vada sprecato..., gira e rigira prima o poi gli ingredienti si impastano. Assorta, aspetto.
Cerco di capire se la consistenza cicca sia ok, mi sembra di si', spengo il motore, tocco l'impasto , ok big babool assicurata! Ora il problema e' come togliere la massa di 30 kg dall'impastatrice e metterla nel cassone di legno per farla lievitare fino alle prime ore del pomeriggio quando insieme ai ragazzi procederemo a fare il pane. Metto l'impasto nella bara di legno , lo copro con un foglio di plastica e una coperta per tenerlo caldo e attendo.

E' meta' mattina, sono curiosa , vado nel locale forno e bene, bene, la massa sta lievitando.








Pomeriggio iniziamo a preparare il pane, il forno sta bruciando bene e alle 18 abbiamo sfornato circa 400 pani. Ci raggiunge p. Sera , il pane e' ben cotto, risultato eccellente.
Si'..., ma che fatica! Giusto per concludere la giornata in bellezza, sorprendo alcuni ragazzi a rubare il pane; mi arrabbio, con voce forte da incazzata nera dico loro che non mi va di lavorare con dei ladri, se hanno fame basta chiedere, ma non rubare, questo modo di fare mi fa imbestialire, non e' cosi' che si lavora insieme.

Sono le nove della sera, stanca vado a dormire.
Sono a letto, penso a tutti gli eventi capitati, in fondo non e' andata cosi' male, nei prossimi giorni avremo ancora pane, e il pane di ieri e' sempre piu' buono!!
buona notte joe




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giovedì 21 agosto 2014

Desde Bolivia - Palabras en fotos


La nueva generacion











Scolo dell'acqua - Agua tonica













                 Duchas - agua caliente y fría







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mercoledì 13 agosto 2014

Desde Bolivia - Missione di Viloco

hola, sono in citta' a Cochabamba, di ritorno da Viloco,... vi ricordate la missione di Viloco e padre Antonio ? Viloco, la missione a cui ero destinata  .... e poi il mio passo indietro,.....  Padre Antonio e' venuto in quel di kami, io non sapevo che lui veniva e lui non sapeva che io ero li'.

..sto preparando il pane con i ragazzi, mi raggiunge padre Serafino e mi dice che sono arrivati due italiani, padre Antonio e Davide, mi chiede qualche pane appena sfornato per compartir un mate caldo..., mi invita a scendere con lui.
Entro in casa, e daiiiiiiiii, ma cosa fate qui? Avevamo un incontro nel pueblo de Indipendencia e abbiamo deciso di passare di qui per poi scendere a Cochabamba. Parliamo, padre Serafino e Michelangelo conoscono padre Antonio perche' prima della loro presenza come salesiani,  la diocesi di Bergamo ha gestito la parrocchia per alcuni mesi, dai non lo sapevo! e proprio padre Antonio ha vissuto in quel di Kami per poi essere spostato nel dipartimento di La Paz nel pueblo minero di Viloco. 
Parliamo, parliamo, padre Serafino li guida nel visitare i vari taller e propone di fermarsi a dormire. Davide e padre Antonio accettano, l'indomani padre Sera li portera' alla centrale elettrica. Padre Antonio dice che ero destinata a Viloco, ma poi (precisa che avevo gia' il biglietto) ho fatto un passo indietro, io non dico nulla.... anche perche' l'atmosfera e' bella e tutti siamo contenti. Gli ospiti decidono di non rientrare a Cochabamba, ma di ritornare a Viloco e mi invitano ad andare con loro, anche padre Serafino che conosce Viloco mi invita ad andare a vedere cosa mi sono persa!!! Non so cosa fare, penso a questo come un segno bello, la vita a volte gira intorno e poi ti riporta dove in fondo erano stati i tuoi passi.

Preparo lo zaino, a tavola spiego che vedo questo stare insieme come un bel segno, non voluto ma che merita di essere vissuto e cosi' mercoledi' (festa patria di Bolivia) alle 10 del mattino partiamo con el jeep per Viloco.
Io, Davide ( volontario diocesi di Bergamo a viloco da 4 mesi) e padre Antonio. Guida Davide, padre Antonio si siede dietro perche' fuma come un turco e io ho la bellezza di viaggiare  in "prima classe" con tutto il paesaggio spettacolare che mi si apre davanti.

Dobbiamo entrare nel dipartimento di La Paz, attraversare la cordigliera Quisma Cruz, una delle piu' belle e spettacolari a livello naturalistico di Bolivia,.... attraversare due passi oltre i 5000 metri e giu' verso viloco (4200).
Io sto bene, oggi c'e' sole , fa caldo e procediamo spediti. Il paesaggio e' bellissimo, bello bello, non ho mai visto Bolivia cosi'. Vigugne allo stato brado, lama, le due marie, se volano a tre la fortuna e' al massimo; ne vediamo tre e lanciamo del pane secco, impressionante, planano e scendono a prenderlo!! . Ecco due laghi bellissimi, uno a forma di america latina, un lago cosi' proprio qui, cime innevate, cime frastagliate, e poi ecco l'Illimani, un bestione di 6000 metri che tutto sovrasta!!! Non so cosa dire! Tutto bello, troppo bello, paesaggi inimagginabili, di una bellezza perfetta.  Arriviamo a Viloco alle 18 circa della sera, viaggio lungo, lento ma bello. Totale sul kilometraggio 260 km da Kami, la maggior parte su strada sterrata di montagna.

Viloco e' disposto su di una piana, finisce la strada e la valle. Le cime innevate lo abbracciano al tramonto. La casa di padre Antonio e' un disordine organizzato, bottiglie vuote, scatoloni, libri, sedie, non capisco quale e' la dispensa e quale sia la saletta, ... il bagno e' l'unico locale certo, ... entro in bagno e penso un attimo.
La cucina non e' tanto pulita, due uomini in casa non sono il massimo! Cuciniamo un po' di pasta, un pane e a letto alle 9. La cameretta e' calda, siamo piu' in alto ma fa meno freddo di Kami. Viloco e' in una valle e cosi' tira meno vento anche se le cime intorno sono innevate. Quando e' arrivato padre Antonio, negli anni 80 il ghiacciaio arrivava fino alla mina, praticamente al pueblo di Viloco!!, ora si e' ritirato circa 200 metri piu' in su'.
Dormo bene, la quota non mi da problemi, giovedi' riposiamo e vado a fare un giro per Viloco con Davide, ... visitiamo una comunita' al mattino e pomeriggio raggiungiamo i minatori alla mina san Antonio, venerdi' visita alle comunita' e pomeriggio tranquillo. Sabato prendo la flota alle 13, devo scendere a Konani (mi scrivo il nome sulla mano), sono circa 4 ore,... poi sulla strada asfaltata devo aspettare la prima corriera per Cochabamba. Avverto le suore che arrivero' alle 9 di sera. Padre Antonio fa di tutto per farmi venire a prendere alla parada della flota, non e' molto bello rimanere li' di sera aspettando un taxi, qui e' inverno e alle 17 e' buio. I ragazzi di Condebanmba non hanno la petente, padre Sergio sta viaggiando ad Oruro, le suore non guidano e cosi' mi devo arrangiare. Nebbia fitta, la flota viaggia lenta, sono le 21 e non siamo ancora arrivati in citta', avverto le suore che arrivero' alle 23 circa.

La provvidenza mi viene incontro, durante il viaggio parlo con un signore, il mio amico di asiento (sedile), mi chiede dove sono diretta, lui conosce le suore, mi da dettagli certi e veritieri, quando arriviamo (tipo stazione centrale di Milano in piena notte) mi invita a prendere un taxi insieme, poi lui scendera' un po' prima e invita il taxista a farmi pagare solo 20 boliviani e a portarmi diretta a destinazione.
Arrivo a Cochabamba sana e salva, le suore mi stanno aspettando, hanno anche preparato una zuppa per me, troppo brave! Parliamo un po' e poi a nanna. Ho tutto il tempo per capire ed elaborare i giorni vissuti a Viloco. 
Rimane il dubbio: Viloco o Kami? 



Ciao Joe, ho letto il tuo ultimo messaggio...fantastico!!  I segni della vita sono davvero inaspettati, ma così forti che a volte lasciano senza fiato!! Il significato...dipende solo da cosa ha detto a te questo incontro, cosa ti ha suscitato, le tue emozioni..prossimamente lo capirai e tutto ti apparirà chiaro. 
Qualsiasi scelta sarà quella giusta perchè verrà da te, da quello che senti col cuore. Io ti sono vicina.

Un abbraccio forte!!!
Dani




  Eh! Come è piena di sorprese la vita! Qualcosa si muove dentro un misterioso disegno ancora da interpretare, ma intanto lascia che succeda senza alcun tuo intervento se non acconsentire a cose di fatto. Ti sostengo con la mia preghiera allo Spirito che ispiri tutti nel percorrere la via che Dio ci ha segnato, e anche se si dovesse sbagliare, in buona fede, Dio fa lui le correzioni giuste prima o dopo. Nel tuo scritto ho visto brillare i tuoi occhi nel guardare le meraviglie delle montagne a quelle altitudini! Avanti con fiducia e speranza, compresa la bella e calda accoglienza delle Suore a Cochabamba. Un fraterno abbraccio    Padre Daniele




Il lago a forma di America Latina...... impressionante con questa forma proprio qui!!!




Il monte Illimani
L'Illimani










Momento di preghiera in una comunita' campesina - Viloco

Viloco - villaggio di minatori

Il villaggio di Viloco m. 4200


Viloco - la cancha (erba sintetica
Sulla flota sapete cosa mi è successo? Un signore ha posto un gallo vivo in un sacco di stoffa, nell’andare su e giù per il cerro, il sacco si è aperto e ahimè il gallo è uscito ed è planato sulla mia testa... 40 posti a sedere proprio sulla mia caveza... mi sono un po’ spaventata perché mi è piombata una cosa calda sulla testa, pensavo ad un serpente... poi tutti hanno iniziato a ridere e anche io con loro... era un gallo da combattimento, anche il suo padrone ha avuto difficoltà ad acciuffarlo (solo in Bolivia succedono certe cose!)


...pensieri in viaggio:....nel venire a Kami con la flota dalla città di Cochabamba (ben 6 ore su sterrato) continuavano a proporre una canzone che diceva più o meno così: soy feliz y puedo gritar que sin amor puedo vivir… non è così, assolutamente! Contemplando le meraviglie della natura, nell'avvertire gioia perché persone belle ti stanno aspettando, nel compartir piccoli gesti, nel donare cariño in ogni incontro,  ... in tutto ciò che vivi c’è qualcosa di bello, profondo, unico,...es amor! No se puede vivir sin amor.

es amor  ....:
la carezza data ad un bimbo
la bellezza del cielo blu 
il saper chiedere perdono
mani tese che ti cercano
seguire con lo sguardo il volo di un condor
rinunciare all'ultimo biscotto ...e lasciarlo agli altri
il saper chieder perdono
persone care che ti aspettano
la gioia di un pranzo condiviso
lo sguardo attento e premuroso
costruire relazioni sincere
saper aver fiducia
fermarsi ad ascoltare il battito del cuore
meravigliarsi e ringraziare
sentirsi parte di una comunita' che prega
sentirsi viva
doccia calda per mezz'ora
sapere che nulla e' dovuto
saper chiedere aiuto
avvertire la presenza de Dios anche se siamo riuniti in pochi a pregare
fermarsi a guardare le stelle con il freddo che ti penetra dentro
scaldare le ossa al sole e guardare lontano
panino con nutella e mate caldo
perdersi in mille pensieri e poi trovare il tempo.... per parlarne
benedetta "bolla dell'acqua calda" che mi scalda il letto
.....  joe


...dagli amici:

Ciao joe,

leggere le tue parole e  vedere le tue foto... scalda il cuore, sei grande, per come stai vivendo questa esperienza, cercando di prendere e di dare il meglio pur nella povertà, in momenti di  solitudine e nelle difficoltà.
Penso che la tua decisione di restare o di tornare maturi pian piano, e quando sarà il momento sono sicura che la sentirai nel cuore....
..................
oggi sono andata in Carrobiolo ,ti ho molto pensato guardando tutto il lavoro che hai fatto, ho pensato che se resti li certo ci mancherai molto, ma la cosa importante è che tu possa scegliere serenamente e seguire la tua strada.
Qui la vita è molto diversa ma mi sembra di capire che i ragazzi 13 - 17 anni alla fine si somigliano molto anche in luoghi diversi, stessi problemi di crescere, affrontare la vita e confrontarsi... proprio come qui! 

Ti abbraccio forte,  grazie per i tuoi racconti
A presto per le tue notizie
Viviana

..dal finestrino della flota viaggiando da Viloco verso Konani e poi ancora macinando km in direzione Cochabamba e ritorno a casa a Kami




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domenica 3 agosto 2014

Desde Bolivia - Manivive

... prima ancora di tante parole, nell'incontro con le persone, nel fermarmi con loro, nel compartir, ho notato quanto siano importanti le mani: salutano, abbracciano, ringraziano,... mani capaci di "spiegare" parole che faticano ad uscire (per l'emozione, la difficolta' dell'idioma ,..), mani vive!!!  joe


Manivive ….


….Mani fredde, mani che coccolano, mani rugose, mani infarinate, mani che accolgono, mani che salutano, mani bagnate, mani screpolate, mani che invocano, mani aperte, mani tese, mani piccole, mani chiuse, mani umide, mani che indagano, mani che indicano, mani che rassicurano, mani libere, mani sporche, mani creative, mani che lavorano, mani giocose, mani stanche, mani  vissute, mani in pasta, mani fredde, mani che benedicono, mani curiose, mani screpolate, mani affusolate, mani rugose, mani che invocano, mani caritatevoli, mani lisce, mani consistenti, mani distese, mani vellutate, mani carezzevoli, mani creative, mani stanche, mani  vissute, mani fredde, mani chiuse, mani umide, mani che indicano, mani franche, mani sudate, mani timide, mani gelate, mani grinzose, mani provate, mani morbide,… manivive…          joe





















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Informazioni personali

La mia foto
Diploma di ragioniera presso Istituto Achille Mapelli di Monza. Scuola Fondazione Giovanni ed Irene Cova di Milano, diploma di addetta alla lavorazione della ceramica al tornio. Fino al 2007 ho lavorato nel controllo di gestione del gruppo Multinazionale Sol Monza. Dal novembre 2007 esperienza missionaria nella comunità di Arque e Tujsuma - Bolivia . Attualmente vivo nella missione Salesiana di San Jose' Obrero di Kami - Cochabamba (Bolivia) per contatti giomenni@hotmail.it