mercoledì 31 dicembre 2014

Desde Bolivia - Uomini di buona volonta'


..... p r o v i a m o c i !! ....     buon anno,  ciao  joe


“La realtà sa di pane” -  di don Luigi Verdi
Vorrei, che alla fine di ogni giornata, ci sentissimo servi inutili  per rimanere liberi e sciolti: liberi dal peso insopportabile di dover rispondere ad ogni costo a tutte le attese, di essere sempre perfettamente all’altezza di tutte le sfide di ogni tempo.
Un sentirci inadeguati che ci dà gioia, fiducia e non smarrimento perché non sta a noi salvare il mondo e non ci dobbiamo caricare il peso del mondo sulle spalle; né dobbiamo rinnovare la faccia della terra, ma essere semplicemente degli uomini di buona volontà, col fuoco nel cuore e la profezia nello sguardo.


Kurt Diemberger 

Sia lodata la vita nella quale non sappiamo se riusciremo. Il nostro scopo è davvero quello di realizzare i sogni senza il rischio di errore, di fallimento? Senza nessun errore, tutto così perfetto, preciso… non credo proprio. Così sarebbe troppo noioso e i nostri sogni finirebbero presto. Kurt Diemberger -  unico alpinista ad avere salito due ottomila in prima ascensione e senza l’ausilio di bombole di ossigeno (il Broad Peak e il Dhaulagiri).
 

Francesco, un papa dalla fine del mondo di Gianni Valente.

C’è sempre tempo per tentare qualcosa , e c’è sempre qualcosa da tentare per aiutare qualcuno a non perdersi, per chiedere che si riaccenda la speranza di chi sembra già perduto,…guardare la nostra gente non per come dovrebbe essere ma per com’è, e vedere cosa è necessario. Senza previsioni e ricette ma con apertura generosa.”


 




                                                                      ciao  joe


 

lunedì 22 dicembre 2014

Desde Bolivia - Navilandia ...e' Natale anche qui!


E' estate, la natura "pulsa",  sono finite le scuole, c'e' piena luce fino alle sette di sera (nebbia e pioggia permettendo),...e tra un mese sara' Natale.


Iniziamo Navilandia, la colonia estiva con i bimbi residenti a Kami: giochi, teatro, attivita' manuali, animazione, momenti di preghiera e canto insieme, quindici giorni con i bambini, una specie di oratorio estivo, insieme fino al giorno di Natale.

Ho gia' preparato colori, cartoncini, forbici e tutto l'ccorrente  per poter esprimere al meglio la creativita'. Avendo un taller di lavorazione dell'argilla, abbiamo pensato di realizzare un presepe con el barro (terra),... inoltre creeremo  alberi di Natale e stelle comete con cartoncino e carta velina dai mille colori, fiori e figure varie utilizzando la gomma eva ed i bastoncini in legno dei gelati,.. le idee non mancano, faremo di tutto per lavorare bene insieme!!



Navilandia - un giorno con los niños: stiamo facendo colazione, bussano alla porta di casa.

Eccoli: Ismael, Norma e Santiago, in anticipo rispetto alla tabella di marcia, .. spiego loro che le attivita' inizieranno  alle 9,... mi cattura il loro sorriso, la semplicita' dei loro occhietti caffe' che brillano, .... non posso chiudergli la porta in faccia e cosi' li invito a sedersi in chiesa aspettando gli altri amici.


Li osservo. Viso ancora assonnato, occhi cisposi, capelli spettinati, credo si siano appena svegliati ,.. direttamente dal loro letto alla....  nostra casa.

Aiuto Ismael a mettere le scarpine nel senso esatto (dx piede dx, sinistra piede sinistro) e invito Norma a pettinarsi legandosi i capelli con un nastrino da pacco regalo.
Li raggiungo in Chiesa, un momento di preghiera e poi con i piu' grandi raggiungiamo il taller e iniziamo a lavorare l'argilla creando statuine per il presepe.  Pecore, maiali, lama, cani, pastori, angeli, San jose', la Virgen el niño Jesus... tanti stili e forme diverse.

C'e' chi modella partendo da una una palla compatta, altri creano prima le zampette e poi il corpo, chi assembla il tutto dopo aver creato le varie parti e chi , sconsolato, mi confessa che non le gusta e non le sale nada ( non gli piace e non gli riesce nulla).

Presepe realizzato dai bambini della comunita' di kami


 
Risultato: tantissimi maialini e pecore, pecore piu' grandi dei lama,... pastori con bastoni e angeli senza ali, tre Virgen e tanti San Jose'. Ya, ya va bene anche cosi', troveremo sistemazione per ciascuna statuina, cada una es importante e deve trovare  spazio nel presepe, essere presente e attendere con gioia el Niño Jesús.

Il tempo vola, e' meta' mattina e il taller e' un campo di battaglia; poniamo le opere d'arte su una tavola di legno e via in fila raggiungiamo gli altri bimbi per un momento di pausa e merenda insieme.


Nel pomeriggio, dopo le varie attivita' manuali, lasciamo finalmente spazio ai giochi, scendiamo al "coliseo" (palestra) e con musica a tutto volume iniziamo a giocare. Palla battaglia, corsa nei sacchi, tiro alla fune, calcetto,... divisi in gruppo e guidati dagli animatori los niños si scatenano a suon di música.

 
Attivita' manuali con i bimbi di Kami

 

......... N A V I L A N D I A ......

..... .........giornate piene
.... giochi insieme
......... manine fredde che ti abbracciano
.... semplici sorrisi
................... atmosfera animata ed elettrica
............................. silenzio carico di attesa e possibilita'
.... puo' succedere qualsiasi cosa
... ........................ creare comunione e relazioni nuove
......... sangue dal naso
..... occhi che ti cercano
.... ingenue domande
.... mille nomi pronunciati
.... canti e preghiere
........ silenzio!!
.......... lasciate fuori i vostri cani
........ fare il giudice di pace
........................... e' Natale anche qui?
............. saper consolare
... tracce di Dio nel volto dei bimbi
........................... no soy hermana, yo soy la Joe!!
....... saper dare il mismo cariño a todos
.....lasciarli fare
..........espera un rato
.......... capelli arruffati
....... un attimo per "tirare " il fiato
.. posso venire con mio fratello?
............. frittelle e latte caldo
........nasce anche a Kami el niño Jesus?
.............."lasciate che i bambini vengano  a me"
.....nascondere la mia fatica
.......la bellezza di sentirsi chiamare per nome
...un regalo, un sorriso
.......schierata dalla loro parte
......... corse, giochi, ridere insieme
................. non ho piu' vent'anni!!
................ dare fiducia
...vamos a la misa
.... dare ascolto
.................. una carezza interminabile
........beata fanciullezza!
........................... ed e' arrivato Natale!!!!!!!!!!!!


.....tante cose per la testa, giornate piene, l'estate che avanza e il Natale e' gia' qui.

Vivo tutto di un fiato, non sono riuscita a trovarmi spazi e momenti miei, fatico a rendermi conto che e' gia' Natale, mi sta scivolando via, mi risulta difficile pensare che qui a Kami, lontano da tutto Gesu' Bambino e' vicino, e'  presente, e' vivo e si dona.

... comunque mi sforzo, tengo aperto il cuore e cerco di avvertirne la presenza, un niño che si apre alla vita e che ogni giorno diventa consolazione, pace e misericordia anche qui.

Lo vedo nella luce degli sguardi dei bimbi, lo sento nel calore degli abbracci, lo avverto nel silenzio della notte che diventa preghiera, nel vibrare del vento  e nella bellezza della natura, in tutto cio' che mi circonda ,. .... apro il cuore e dolcemente mi lascio cullare..., entra la gioia,.... , battiti di gioia,.......  e questa semplice gioia oggi vorrei donarVi, buon Natale!!!!!!!!   joe 



 
La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate.

domenica 30 novembre 2014

Desde Bolivia - Virgen de Icoya y San Andres

E' giusto che ci sia un oceano e non un semplice confine a separare due mondi cosi' estranei l'uno dall'altro. Non si tratta di capire, ma di accettare che possono ancora esistere dimensioni senza tempo, immuni allo scorrere del tempo, dove i nostri valori perdono di senso. Bisogna crederci nient'altro.
A volte con rabbia di sentirsi estranei e comunque lontani, anche di un solo passo, e con infinita passione...ma soprattutto con l'abbandono di chi rinuncia a cercare spiegazioni. (Pino Cacucci).


FRAMMENTI  DI  FESTA:.....un anno di attesa, ....emozione negli occhi dei bimbi, ....fiori bianchi, rosa e rossi,...una settimana di festa, ..candele accese, .....coriandoli in volo, ....mangiare con le mani, ...compartir, ...preghiere,.....stare e NON fare, ....un bellissimo spreco di tempo,... tutti in circolo, ...perenni ritardi, ...secchielli colmi di cicha, ...foglie di coca invadono le tasche, ....brividi nei denti, ...puntini colorati all'orizzonte, ...siamo sotto il sole della tarde, .........quasi tutto pronto, ....zucchero filato, ...fiumi di cerveza, ...passi di danza, ....morenada e diablada,... occhietti caffe' che brillano, ... io mi siedo qui e aspetto, ..resistenza infinita, .....scoppi di petardi, .....benedizioni a tutto spiano, ....nuvole in arrivo, ....devozione alla Virgen, ....scendere e salire per il cammino, ....Don Bosco Kami, ....mille buenas tardes, ... fermo immagine,.....tutti in ginocchio, ........


...balli con me?

....giravolte spaziali, ...sono il fotografo ufficiale,...stoffe bellissime dai mille colori, ....sapersi imboscare quando serve, ... sassi nelle scarpe e mal di schiena, ....ballare io? Non ce l'avrei mai fatta, ....dieci e lode ai minatori,.... evitare i borraci,....




...chi c'e' sotto la maschera? ....musica a manetta, ....camion stracolmi di gente,.......ore sei: scoppio di mine, ...nessuna logica, ....io ti guardo e tu mi guardi, .... musica stonata, ... benedetti passanti, ....tutti seduti,.......fronte sudata, ....ancora si balla, ... quattro chilometri di discesa, ....superare abilmente e portarsi avanti, ....profumo di incenso, .... finalmente scende la sera, ma la festa continua!!!








I minatori danzano







...Chi c'e' sotto la maschera?
 


La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate.

lunedì 17 novembre 2014

Desde Bolivia - Arcilla blanda entre tus manos

Oggi inauguriamo il taller di lavorazione dell'argilla al tornio.
Abbiamo collegato il tornio alla linea elettrica e direi che funziona alla perfezione!

I ragazzi sono curiosi, vogliono toccare tutto. Penso agli oggetti in argilla non ancora a durezza cuoio e gia' mi vedo mille impronte spalmate su vasi, tazze e cilindri.
Il pedale del tornio e' la massima attrazione, giocano come se fosse l'accelleratore della flota (pulman) facendo a gara a schiacciarlo nonostante le mie resistenze.

Abbiamo pensato al taller di lavorazione dell'argilla al tornio in quanto i ragazzi hanno buona manualita' e creativita' e questa potrebbe essere l'occasione per valorizzare le loro capacita', spingerli a vivere, approfondire, coltivare e ricercare la bellezza anche nell'arte e nelle piccole cose  realizzate manualmente con impegno,  fatica, pazienza e gusto.

Nel vivere con i ragazzi ci siamo accorti che manca il rispetto per la bellezza e la cura delle cose proprie e altrui, ... mi risulta difficile capire e spiegare questo atteggiamento, meno hanno e piu' "distruggono" e non si curano del bello che li circonda,... bisognerebbe scrivere a caratteri cubitali sulla parete dell'internado "Mi sta a cuore!!!", ricordando loro, ogni giorno, di avere un pizzico di attenzione e cura  per gli spazi e le cose comuni rendendo cosi' l'ambiente piu' vivibile e bello.

Ogni volta che entro nel taller e vedo il tornio mi viene da pensare, penso a quando andavo a scuola, terminato il lavoro in ufficio via a Milano per le lezioni di tornio, le corse a fine lezione per prendere il metro' e il pulman in tempo per riportarmi a casa, ...ora sono qui, dall'altra parte del mondo, e pensare alle coincidenze della vita e alla direzione che il cammino prende mi sorprende e mi fa paura perche' a volte non ci capisco nulla,...mi trovo dentro un disegno tutto ancora da interpretare dove i colori non sono scelti da me ma sono  i miei e questa cosa mi stupisce, sorprende, mi da' gioia , mi fa sentire piccola, insicura , ma comunque protetta e guidata da qualcuno di piu' grande che vede prima il mio futuro quando io devo cercare ancora di capirlo.

Seduta, ferma,... guardo il tornio, quante domande: perche' donare la mia creativita' a Kami e non in Italia?, perche' qui ora con i ragazzi dell'internado in un taller comunque precario e non a casa con tutte le mie comodita' e i miei affetti? Perche' tutto sta girando cosi'?

... in questi giorni mi accompagna e mi da' forza la canzone che cantiamo con il coro Bandeko: Señor que nuestra vida sea arcilla blanda entre tus manos para que tu puedas formala, formarla a tu manera,... frase che ho scritto anche sulla parete del laboratorio.

Mi metto al lavoro, seduta al tornio faccio girare il piatto, prima  forte e poi lento, sono io a decidere la velocita' e mi viene in mente come la vita a volte gira piano, a volte veloce, a volte cosi' in modo strano senza seguire le nostre umili aspettative, a volte la centri in pieno a volte un po' meno, a volte non ti riesce nulla, e allora rallenti e prendi forze e pensi che puoi fare meglio e ci dai dentro con tutta la grinta e piano piano ti ritrovi sulla direzione corretta, ti rendi conto che la strada e' quella giusta e vai avanti, .. quante cose vissute tutte di un fiato  e magari non capite in pieno,... ora prendono forma e direzione giusta ...come la pallina di argilla al tornio.
Non sapevo ci fosse argilla in abbondanza nella laguna vicino al pueblo di Kami, non avrei mai pensato di ritrovarmi proprio qui ad impastare barro e centrare argilla al tornio. Come e' strana a volte la vita e piena di coincidenze sorprendenti che possono essere miracoli se abbiamo occhi per vederli e cuore per accoglierli.
E' bello e non da tutti avere la capacita' di interrogare le pieghe della vita con lo spirito giusto che ci fa scoprire la presenza di Dio nelle cose e in ogni aspetto dell'esistenza quotidiana.
Lavorando al tornio mi viene alla mente la similitudine tra il saper centrare la terra e il saper scoprire il centro e la direzione esatta del mio andare. .... Ho deciso : "Mi lascio fare"....

Sono le 14,30 e con Macario e Jose' Miguel iniziamo la prima lezione,...mi chiedono dove ho preso l'argilla, guardano, sollevano, toccano, girano e rigirano una ciotola da me realizzata e dicono di voler forgiare un vaso. Ya, ya rispondo,... prima cosa dobbiamo imparare a impastare l'argilla, qualsiasi oggetto nasce bene solo se il barro e' ben lavorato eliminando cosi' tutte le bolle. Impastiamo argilla per circa un'ora, poi mostro loro come centrare una pallina sul piatto del tornio.

Jose' Miguel se la cava bene, imposta le mani nella maniera corretta, attento nei movimenti, capisco che riesce a "sentire la terra", a fatica cerca di dominarla, ... dai, dai,... bien cosi' si fa, lo incoraggio!!! Con le sue manine si sforza di centrare il barro senza ottenere, pero', buoni risultati.

Jose' Miguel  e Joe


Macario e' piu' rigido, continua a guardare il pedale del tornio senza preoccuparsi della pallina che gira scentrata, ha meno delicatezza e pazienza, basta poco e le sue mani sono ricoperte da alcuni centimetri di argilla, .... mas agua, mas agua le dico, e dal secchio scarica sul piatto in movimento l'equivalente di un bicchere schizzando  acqua ovunque,  il piatto del tornio e' una laguna, la pallina si perde in due centimetri di acqua ,... Macario, sfiduciato, decide di interropere e di andare in bagno a lavarsi le mani,... praticamente si "imbosca" e non  lo vediamo piu' per almeno mezz'ora, cosi' Jose' Miguel ne approfitta per riprendere il lavoro, pulisce bene il tutto ed inizia a centrare un'altra pallina.

Terminiamo alle 17 circa, Jose' Miguel mi saluta dicendo di aspettarlo domani che viene ancora al taller perche' vuole fare un vaso, Macario mi saluta con meno entusiasmo dandomi comunque appuntamento per il giorno dopo, ......... vedremo domani, e' un altro giorno, altro giro, altro impasto!!!  ciao joe






La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate.


lunedì 3 novembre 2014

Desde Bolivia - Todos los Santos


Testo di J. Carlos Flores
Foto della Joe

In Bolivia la festa di tutti i Santi e' un giorno  speciale dedicato alla condivisione, da parte dei vivi, con le anime dei propri defunti. Qualcosa che si muove nel mondo del sopra-naturale, di fede, segretezza, difficile a volte da capire e credere. La festivita', soprattutto nel contesto rurale, viene preparata alcune settimane prima; il rituale e' complesso, un esempio di sincretismo tra tradizione pre-coloniale e tradizione cristiana.
La festa di Todos los Santos inizia ufficialmente il 1º novembre a mezzogiorno quando le anime dei morti vengono a casa dei propri famigliari per partecipare con gioia alla condivisione del pranzo.

Nella tradizione pre-coloniale, quando una persona muore, la sua anima (Nuna) incontrera' Urkhu Pacha, il mondo di sotto. In questo mondo sotterraneo, un mondo a testa in giu', le anime sono nate vecchie per morire giovani e vivere di nuovo nel mondo dei vivi.
La morte dunque non e' rottura, ma una fase del ciclo di vita, a differenza della concezione lineare della vita nella religione cristiana.
Ogni anno le anime tornano a visitare il mondo dei vivi per vedere se la loro memoria e' presente.
In Todos Santos le culture andine celebrano la fine del ciclo di secca e l'inizio del ciclo delle piogge (tutte le feste e rituali andini sono legate al calendario aricolo); le anime dei morti tornano quindi alla vita dopo il periodo di secca, di restrizione, e visitano i loro famigliari con grande appetito e sete abbondante...., viene quindi preparato loro un succulento pranzo.

Inizia cosi' il 1º novembre la festa con la preparazione della tavola per le anime, nei giorni precedenti le famiglie preparano pani, dolci, alimenti vari, frutta, bevande alcoliche e t'antawawas letteralemnte "i bambini di pane"...., viene preparata la tavola entro le ore 12 , un pasto abbondante perche' i morti hanno bisogno di molta energia per tornare poi  nel mondo sotterraneo. Sul tavolo viene posta una tovaglia (bianca se il defunto e' un bambino, nero o scuro se si tratta di un adulto),vari elementi simbolici e una foto del defunto illuminata da varie candele.
I membri della famiglia si siedono alla tavola con numerosi ospiti, accompagnandoli nel pranzo e nel ricordo del defunto.  La tavola dovrebbe rimanere imbandita sino al mezzogiorno del giorno successivo, quando la famiglia del defunto chiede ad un estraneo di raccogliere il tavolo, mantenendo la meta' di tutto cio' che conteneva.Raccolta la tavola si chiede  alle anime di tornare l'anno successivo per condividere di nuovo.

Cimitero di Kami - allestimento tomba

Il giorno 2 novembre si visitano i cimiteri e sulle tombe si pongono paste (T'hanta Wawa, T'anta Achachi, scale, corone, biscotti a forma di animale, ciambelle, frutta, coca,) e altri preparati .

Cimitero di Kami
Si paga il rezador con dolci, pani, frutta, ..i bambini recitano preghiere alle tombe, ricevendo dai parenti del defunto pani e dolci che raramente potrebbero acquistare.

Cimitero di Kami - i bimbi recitano preghiere 

Cimitero di Kami - i famigliari  offrono pani e dolci ai bimbi che hanno pregato presso la tomba del loro defunto





I vasi, le candele, le croci in pane, saranno collocate al livello superiore della tomba, livello che simboleggia il cielo e che viene chiamato Alaxpacha (mondo superiore). Nella parte inferiore della tomba sono invece collocati frutta, pane, bevande, dolci, tutto cio' che si puo' toccare e che e' intorno a noi - livello Akapacha (questo mondo) e trovare sulla terra, madre terra (Pachamama)  che si prende cura di noi e che ci nutre (simboli rappresentati dal cibo e dall'acqua).

Il cimitero si trasforma cosi' per qualche ora in una gigantesca festa che vede coinvolti bimbi, anziani e famiglie.





Cimitero di Kami - Bambini che recitano orazioni


Cimitero di Kami - dopo aver recitato alcune preghiere ho ricevuto in dono pane e dolci




1º Novembre - Chiesa di Willa yache - in attesa di celebrare la Santa Messa


1º novembre - Cimitero di Willa yache - benedizione delle tombe


Tratto da         reyquibolivia.blogspot.com 

En Bolivia, desde tiempos inmemoriales, las comunidades originarias celebran la fiesta a los muertos. Con la llegada de los conquistadores españoles ésta fiesta se fusionó con la fiesta de Todos Santos que los católicos celebran los dos primeros días de noviembre de cada año. Desde entonces la tradición de festejar a las almas y ajayus (“almas” en aymara) de los muertos forma parte de los detalles culturales de muchos bolivianos.

Una de las importantes fiestas o celebraciones en Bolivia se da en los dos primeros días del mes de noviembre. En la fiesta de Todos Santos las familias bolivianas conmemoran y recuerdan a los muertos. Es el tiempo en que se preparan elementos que simbolizan la añoranza por las personas fallecidas.

Los cementerios de la mayoría de las regiones del país son abiertos para recibir a los dolientes que realizan rituales en honor a sus conocidos. Es al medio día del primer día de noviembre que las familias preparan una mesa sobre la cual colocan un mantel, adornos y flores. Si el mantel es de color blanco es porque el fallecido recordado es un niño y si es de color oscuro o negro se trataría de una persona adulta.

El culto a los difuntos se conserva mucho más en el área rural y con muchas semanas anticipadas de preparación, esencialmente en lo referido a los elementos culinarios que son una singular característica de esta festividad.
Todos Santos en Bolivia - Bolivia informa
Los alimentos que dominan en la mesa son los preferidos por el difunto: flores, una serie de masas, fruta seca, caramelos en forma de animales, escaleras de pan (que proviene de la tradición católica que simboliza la subida o bajada del cielo), coca y chicha, instrumentos musicales y tantawawas. Las velas simbolizan la presencia del difunto, la cual es encendida a medio día del primero de noviembre. 

El elemento principal y muy característico de estas fechas son las tantawawas, que en una traducción literal significarían “niños de pan”. Este último elemento es una reminiscencia de un rito de la época incaica, donde se dice regalaban niños sacrificados a las divinidades del mundo sobrenatural, más conocido hoy en día como “mundo de los muertos”.

Los familiares, siempre sentados alrededor de la mesa, reciben al o los difuntos con oraciones, para luego compartir la bebida y la comida. También es una tradición que grupos de niños vayan de casa en casa para rezar y cantar (coros en aymara) para las almas de los muertos, recibiendo a cambio una parte del festín. Estos cantos se realizan en rima para recordar el alma de los que ya partieron.

Así como se piensa que las almas llegan al medio día del 1° de noviembre, la tradición indica que al medio día del siguiente día empieza la despedida a las almas, siempre con abundante comida y bebida, ya que se piensa que el muerto necesita mucha energía para su viaje de vuelta. Existen referencias históricas que antes del coloniaje español, se solían sacar los restos de los fallecidos para rendirle culto.

Origen del día de Todos los Santos Con varias modificaciones y en épocas distintas, éste día fue instituido por la iglesia. La misma fecha de celebración sufrió modificaciones, antes de quedar fijada para el 1 y 2 de noviembre. El sincretismo entre la tradición cristiana y la originaria ancestral juega un papel complejo para encontrar el origen de esta fiesta.

En los primeros días del Cristianismo se acostumbró a solemnizar el aniversario de las muertes de los mártires cristianos en el lugar del martirio, y esa parece ser la referencia cercana de dónde y porqué nace este culto. Fueron tantos los mártires que los días no alcanzaban para honrarlos a todos. El almanaque y sus días no alcanzaban.

Luego de varias fechas, el Papa Gregorio III determinó que el 1 de noviembre sea la fecha de esta celebración, efecto y contra respuesta a una celebración pagana conocida como “Samhain” o Año Nuevo Celta (ahora llamado Noche de Brujas o Halloween) que se festejaba la noche del 31 de octubre.

Debido a que los pueblos adoctrinados cristianamente se negaban a abandonar sus raíces y fiestas, la iglesia decide encontrar una forma para convertir al cristianismo a los pueblos de tradición pagana. Los regentes católicos se preocuparon por instituir nuevas fiestas, que casaran en acontecimiento y fecha  con las antiguas fiestas de estos pueblos. Así los nuevos creyentes irían dejando de lado sus antiguas creencias, es aquí que el sincretismo religioso se dio con mayor énfasis.
Todos Santos en Bolivia - Bolivia informa

Algunos apuntes importantes de esta fiesta • Todos los preparativos para la tradicional fiesta empiezan faltando semanas antes de la celebración, generalmente las familias que tienen difuntos recientes son las que afanadamente realizan los ricos y diversos panes o masitas.
• Antes de la celebración, los cementerios son preparados para recibir a las almas. Los dolientes reparan y limpian los nichos de los familiares para el ritual del 2 de noviembre en que se despide a las almas.
• Los componentes de la mesa de esta festividad no solo a las masitas, también se tiene una variedad de componentes como la comida, el cual haya sido del gusto de la persona recordada.
• Los elementos básicos de la mesa son: la tantawawas, bizcochuelos, masas de pan en forma de caballos, escaleras o llamas. Además se coloca platos tradicionales de comida, caña de azúcar, chicha morada, velas, flores, frutas, etc.
• Las tantawawas son panes con apariencia de niño recién nacido el cual representa a un ser querido muerto.
• Los caballitos y las llamas significan la ayuda que necesitan los difuntos  para cargar todas las ofrendas.
• La escalera sirve para cruzar obstáculos para bajar y subir del cielo.

domenica 19 ottobre 2014

Desde Bolivia - Inter cambiando Amore

Ho bisogno di prendermi del tempo mio, zaino in spalla e via. Spiego a padre Sera la mia esigenza, ok non ci sono problemi risponde, fammi sapere in che direzione vai e a che ora pensi di rientrare a casa, cosi' se non ti vediamo verremo a cercarti.

Pensavo di salire al cerro e raggiungere la croce.

La croce in alto a sinistra


Oggi il tempo non e' bellissimo, vento forte, nuvole che si rincorrono coprendo il sole, caldo, freddo e vento sulla pelle.
Preparo lo zaino e prima delle nove del mattino sono gia' in marcia.
La meta e' precisa: la croce in vetta al monte, il tempo di percorrenza lo gestisco io, con calma, tranquilla mi godo il cammino, dovrei rientrare nel primo pomeriggio, ho tutto il tempo per me. Mi sto allontanando da Kami quando incontro Omar, un bimbo del pueblo che insieme ad altri compagni di gioco si sta divertendo dondolandosi ad una corda appesa ad un albero, mi fermo con loro un momento, poi li lascio giocare, scatto alcune foto e mi rimetto in cammino.





Vado oltre l'antenna radio, lascio alle spalle le ultime case, ultime presenze "umane", prendo il cammino alto; ho tutta la natura intorno, mi sento piccola, una briciola mossa dal vento, il paesaggio e' bello, quando non soffia il vento avverto il calore del sole, dolce farsi coccolare e accarezzare come fanno i fiori rossi che si aprono con il calore e la luce.
E' impressionante, siamo in quota, il terreno e' pura pietraia, inospitale, freddo, aspro, gelido, eppure mi sorprendo nel vedere come la bellezza e forza della natura irrompe, piante grasse con fiori di colore rosso e arancione...., stupende!
Scatto fotografie, ... ecco questo mi sembra il piu' bello,... scatto..., un passo piu' in la' ed ecco altri cespugli, fiori ancora piu' belli, rosso fuoco, arancione brillante, non si puo' passare oltre,... sembra che ti parlino: "guardami , sono qui!!!".




Aspetto la luce migliore e scatto, scatto,... ma prima ancora del clic tecnologico ed automatico, mangio con gli occhi tanta bellezza e con un sentimento di gratitudine la custodisco nel cuore.


Procedo, per raggiungere la croce dovrei prendere il cammino che sale da dietro il cerro, per me e' la prima volta e considerando la mancanza di indicazioni e il cammino poco frequentato, tutto e' da scoprire!.



E' mezzogiorno e sto percorrendo il sentiero che taglia la montagna al di spora della mina sezione Sucre, laggiu' in basso vedo minatori pronti ad entrare nel cuore del cerro.







Non credo di poter arrivare alla croce, la vedo in lontananza, mi sfida, mi da' un po' di rabbia non poterla raggiungere, ma purtroppo non trovo il sentiero.

Mi fermo ad un piccolo accampamento di minatori (quattro case di fango con tetto in paglia, alcuni attrezzi disordinatamente lasciati sul terreno, alcuni sacchi pieni di minerali, bottiglie in plastica vuote,...) e mi intrattengo a parlare con una famiglia che lavora in mina; tolgo dallo zaino un pane e alcuni mandarini e condividiamo il pranzo.

Chiedo loro indicazioni precise per raggiungere la croce, perche' vuoi salire alla core? La' non c'e' nessuno , perche' tanta fatica per niente? Mi chiedono.
Non spiego stati d'animo e sentimenti che mi spingono a mettermi in cammino, dico semplicememnte che ho l'incarico di  scattare alcune fotografie per conto della parrocchia.
Memorizzo le indicazioni e mi rimetto in cammino.
Passo veloce, sono sulla sommita' del monte, ... tanti fiori, un rapace che cerca di resistere in volo alla forza del vento, due asini a pelo lungo, immobili ,..( spiritoso vedere il loro  mantello alzarsi e prendere forme strane al soffio del vento, ... sembrano peluche scomposti dal getto violento di un asciugacapelli), pietre piccole, grandi, di colori diversi e piante grasse.

Ho trovato il cammino e finalmente raggiungo la croce.


Felice mi godo il paesaggio.
Un momento tutto mio. Mi perdo in questo attimo di tempo, in questo spazio di mondo.



E' ora di tornare a casa.


Zaino in spalla e musica nelle orecchie, Jovanotti mi accompagna con la canzone "Amami" ,... soffoco le note e grido la mia voce:   ORA  MI  RICORDO  QUELLO  CHE  VOLEVO:
                                 ERA  PROPRIO  QUESTO...
                                 ORA  SONO  VIVO!!

non potevo scegliere canzone piu' adatta!!!


.... poesia nata in cammino ....

Vento sulla pelle
lacrime negli occhi
terra che si alza e te la senti in bocca.

Ascoltando musica, soffoco le note,
grido la mia voce!

Gioia si sprigiona fino all'orizzonte
passo dopo passo...
sorridendo Amore.

Giochi di colori, battito di cuore,
palpito di vita dentro un rosso fiore,
brivido nell'anima,
gelido respiro,
ferma mi ritrovo....
assaporando Amore.

Nuvole che passano dentro un cielo blu,
stendo la mia mano, accarezzo il mondo
luce mi riscalda,
velo sulla pelle
passo dopo passo...
riscoprendo Amore.

Adesso io ti guardo, dolcemente poi ti osservo,
un attimo e ti tocco: piacere sulla pelle.
Sguardo sopra il mondo
perfette creature
abbraccio ogni spazio...
gratuito Amore.

Cammino, mi fermo, mi perdo
i passi poi ritrovo
felice di donarmi....
inter cambiando Amore.   joe



La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate.

giovedì 9 ottobre 2014

Desde Bolivia - Solo para tus ojos...

Tutta la vita, anzi tutta la creazione ha conservato sull’altipiano la trasparenza delle origini: per questo la persona attenta e rispettosa può cogliere le voci dell’universo.
Le cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare.

Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fiore !!
...... foto della Joe 
Wila Panqara    (Aymara)


Toccami, è primavera e tutto sembra magico, il vento è una carezza interminabile
tra poco finalmente sboccerò.

Fiore sai, non ti raccolgo voglio farti vivere
guardare i tuoi colori mentre cambiano
innamorarmi un po' di te.

Fiore sai, c'è tanto Amore dentro a questo cuore, ma il mondo non si ferma in un giardino che
di certo l'infinito non è. (Biagio Antonacci)














Crocus




Qarqa Sunkha  (Aymara)

Qarqa  Sunkha  (Aymara)



La diffusione e copia di cio' che pubblicato in ogni post (pagine del diario e foto) sono rigorosamente vietate

Informazioni personali

La mia foto
Diploma di ragioniera presso Istituto Achille Mapelli di Monza. Scuola Fondazione Giovanni ed Irene Cova di Milano, diploma di addetta alla lavorazione della ceramica al tornio. Fino al 2007 ho lavorato nel controllo di gestione del gruppo Multinazionale Sol Monza. Dal novembre 2007 esperienza missionaria nella comunità di Arque e Tujsuma - Bolivia . Attualmente vivo nella missione Salesiana di San Jose' Obrero di Kami - Cochabamba (Bolivia) per contatti giomenni@hotmail.it